Negli ultimi anni, sempre più aziende e professionisti si interrogano su quale sia la scelta più sostenibile tra una stampante inkjet e una laser.
La risposta non è immediata, ma diversi studi dimostrano che le stampanti inkjet tendono ad avere un impatto ambientale inferiore in termini di consumo energetico e produzione di rifiuti.
Consumo energetico e impatto ambientale
Uno dei principali vantaggi delle stampanti inkjet rispetto alle laser è il minore consumo energetico.
Le stampanti laser utilizzano un fusore per fissare il toner sulla carta, un processo che richiede elevate temperature e, quindi, un maggior consumo di elettricità. Al contrario, le stampanti inkjet non necessitano di calore per funzionare: l’inchiostro viene semplicemente spruzzato sulla carta, riducendo il fabbisogno energetico. Secondo alcuni studi, una stampante inkjet può avere un consumo di energia fino al 50% in meno rispetto a una laser di pari categoria.
Ma l’utilizzo di stampanti laser di categoria superiore con dispositivi di risparmio energetico tende a ridurre drasticamente questo divario.
Emissioni di particolato e sostanze nocive
Le stampanti laser emettono polveri sottili (particolato ultrafine, UFP) durante il processo di stampa, potenzialmente dannose per la qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Questo aspetto è particolarmente rilevante negli uffici dove le stampanti sono in uso quotidiano. Per questo motivo è necessario utilizzare solo cartucce toner originali, che garantiscano standard di sicurezza molto elevati, eliminando quasi totalmente le dispersioni di toner nell’ambiente.
Le inkjet, invece, non generano queste emissioni, contribuendo a un ambiente di lavoro più salubre.
Impatto dei materiali di consumo
Un altro aspetto da considerare è la sostenibilità dei materiali di consumo.
Le cartucce di inchiostro delle stampanti inkjet, pur essendo più piccole, possono generare una maggiore quantità di rifiuti se non vengono smaltite correttamente.
Le stampanti laser, d’altro canto, utilizzano toner in polvere contenuto in cartucce di plastica.
La durata delle cartucce ink jet è di gran lunga inferiore a quelle delle stampanti laser. Mediamente le cartucce ink jet hanno una durata intorno al migliaio di pagine nel migliore dei casi, mentre una cartuccia di toner laser di medie dimensioni permette di stampare oltre 10.000 pagine. Va da sé che il volume di cartucce ink jet a parità di pagine stampate è di gran lunga superiore a quello di una laser. Inoltre le cartucce ink jet hanno al loro interno diversi componenti che ne rendono più difficile il riciclo, al contrario di una laser professionale dove la cartuccia è un mero contenitore, poco più di una bottiglia dell’acqua.
Durata e sostenibilità a lungo termine
Le stampanti laser sono spesso molto più longeve delle inkjet, specialmente in ambienti ad alto volume di stampa.
I recenti modelli inkjet per ufficio sono stati progettati per avere una durata maggiore e una minore necessità di manutenzione, riducendo il numero di componenti di ricambio necessari nel tempo. Nonostante ciò bisogna considerare che se trasporto e lo smaltimento a fine vita sono trascurabili, la fase di produzione (che include non solo l’assemblaggio, ma anche l’estrazione e la lavorazione di tutte le materie prime necessarie) cresce di importanza, soprattutto in considerazione della minor durata la vita dell’apparecchio.
Una stampante inkjet quindi ha quindi un impatto, nella fase d’uso, ancora maggiore, proprio perchè l’impatto complessivo della produzione si distribuisce su un numero di anni inferiore.
Cicli di pulizia e cartucce: al costo di smaltimento delle cartucce/toner nelle inkjet si aggiunge il fatto che non tutto l’inchiostro disponibile viene effettivamente impiegato per stampare, ma una porzione significativa (che può arrivare quasi alla metà dell’inchiostro totale contenuto nelle cartucce) viene sprecato in cicli di pulizia. Questo spreco è tanto maggiore quanto si fa un uso più discontinuo della stampante.
Nelle stampanti laser ciò non avviene perché l’utilizzo del toner è massimizzato.
Paradossalmente, le stampanti ink jet sono più indicate per un uso limitato, ma questo si riflette negativamente perché non usandole spesso, si seccano le cartucce di stampa diminuendo sensibilmente la qualità di stampa, e questo accorcia la vita della stampante.
Conclusione
Le stampanti inkjet rappresentano una scelta più ecologica rispetto alle laser in termini di consumo energetico, emissioni e qualità dell’aria. Tuttavia, per massimizzare il loro impatto positivo, è importante scegliere modelli che utilizzino cartucce ricaricabili o serbatoi d’inchiostro, oltre a praticare un corretto smaltimento dei materiali di consumo.
Per contro una stampante laser efficiente con toner ad alta capacità e programmi di riciclo può essere una scelta valida. L’adozione di soluzioni di stampa sostenibili dipende quindi dalle specifiche esigenze dell’ufficio.
Duplex, dopo un’attenta analisi delle tue necessità di stampa, saprà consigliarti quale è il tipo e il modello di stampante più adatta alle tue esigenze.
Avremo cura di proporre la soluzione che rappresenti il minor impatto ambientale in considerazione dell’Obiettivo ESG 12 – Consumo e produzione responsabili.